L’arte,
la mia arte,
mi esprimo senza limiti,
libera dagli schemi,
oppure
li piego al mio volere,
alla mia necessità
espressiva,
provocatoria,
o anche senza scopo,
farlo e basta,
dirlo e basta,
scrivilo sui muri solo perché hai bisogno di farlo grande.
Struttùrati,
incasèllati,
poi molla tutto,
lascialo incompiuto,
riprendilo,
quando sarà il momento
lui tornerà da te.
È così che funziona,
ora lo sai.
Ho lasciato che la penna fluisse
libera,
come era la mia mente.
Ho scritto le mie canzoni
come se io fossi niente,
solo un mezzo.
Qui in occidente
lo chiamiamo talento,
ma io credo che si tratti solo
di imparare ad aprire le porte
e lasciare passare tutto
quello che vuole passare.
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