Riempiono i corridoi di cartelloni:
“Atti di bellismo”
“Calzini spaiati, tutti diversi tutti uguali”
“Per non dimenticare Anna Frank”
e appena dico che sono atea mi devono convincere.
«Ma tu in cosa credi?»
«Siamo animali evoluti.»
Fanno un gesto con la mano, come a scacciare una mosca immaginaria, la mosca del dubbio, sussurrano «Vabbè…» e lasciano la stanza.
L’ultima cosa che vedo, la sera, quando chiudo il portone della scuola, sono lettere gigantesche e colorate che urlano
“INCLUSIVITÀ”
La scritta rimane a guardia della scuola, durante la notte della ragione.
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