Una cosa ho capito: ci è impossibile comprenderci pienamente l’un l’altro, in quanto esseri divisi e diversi.
Questa piena comprensione non esiste nel nostro mondo, eppure la rincorriamo per tutta la vita, ci illudiamo di possederla con l’amore (uno strano privilegio che appartiene a molti!) ed è ciò che ci spinge a raccontare.
Il corto circuito avviene quando dalla scrittura passiamo alla lettura, perché è lo stesso desiderio che ci spinge: capire di più di noi stessi.
E come cavolo pensiamo ci possano capire gli altri, se noi stiamo ancora imparando?
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