276. Addio

Oggi la guerra è in me,

oggi il demonio mi parla di te.

Il cane abbandonato risuona nelle vallate,

mi tocco il petto e ancora: le mani sono bagnate.

Il vento sbatte le porte della casa senza padrone.

Il mio cuore più non batte perché non ne ha ragione.

La pianta senza acqua muore, basta solo un giorno.

Come posso solo pensare di non averti intorno?

Stasera ti devo lasciare, 

per potermi salvare,

perché il pensiero di te

sta diventando fatale.

Stanotte ti voglio sognare,

per poterti salutare,

ti dico per sempre addio,

da ora in poi soltanto io.

Domani ti voglio ammazzare,

perché non ti riesco a scordare.

All’inferno per sempre dannata,

e di te innamorata,

perchè se non sono destinata 

a te,

non ha senso vivere.

Oggi in te c’è la guerra,

oggi il demonio ti afferra, 

guardalo bene perché

vedrai, somiglia a me.



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About Me

Siciliana, scrittrice e creatrice di storie. Nella sua vita è stata (in ordine sparso): copywriter, social media manager, project manager, collaboratrice scolastica, fotografa, artigiana, brand manager, web editor, content creator, insegnante. Attualmente collabora con Shining Bees, dove si occupa di raccontare storie e fornire idee.

Sogna un mondo in cui le persone amino i lunedì, settembre e le verdure al vapore. Gattara, ama leggere, fare l’uncinetto e camminare. Odia le etichette, i posti affollati e scrivere biografie. Citazione preferita: “Delle proprie opere non bisognerebbe dir nulla. Lasciar parlare esse, e basta.” Italo Calvino, presentazione per I racconti.