Ricordo ancora la data e l’ora in cui lasciai il mio primo fidanzato. Le ricordo perché il mio orologio in camera si fermò, mi piace pensare nell’attimo esatto in cui gli ho spezzato il cuore, intorno alle 10 di sera. Fu una giornata estenuante, piangemmo tantissimo, e fu traumatico per me. Non avevo mai fatto così deliberatamente del male a qualcuno per andare incontro ai miei desideri.
Forse solo con mio padre, quando ho insistito per andare a studiare lontano da casa, ma lì era lui ad aver bisogno di crescere come padre. Avevo ragione io. Dovevo costruire il mio futuro.
Mi rendo conto che in entrambi i casi, le ragioni erano le stesse. Non li amavo più come in precedenza. Sarebbero stati, e sono ancora, i primi due uomini più importanti della mia vita. Se non avessi fatto questi due salti, se non avessi preso queste due decisioni, spinta da una forza più grande di me, non avrei niente di ciò che ho ora. Tutto è partito da questi due distacchi. Le persone che ora sono le più importanti nella mia vita, le uniche che riescono a non farmi sentire sola, sono state il mio premio.
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