A fianco di un grande uomo c’è sempre una grande donna.
Donna paffuta sempre piaciuta.
L’uomo fa le leggi e la donna pure.
Una donna onesta va dove le pare.
Non so, a me sembrano ancora punti di vista patriarcali che provano a fare pink e green washing con le confezioni degli assorbenti in carta riciclata e le frasi “femministizzate” stampate un po’ dappertutto.
Sono ANNI che i brand ci ammorbano con questi tentativi inutili che sono solo buchi nell’acqua.
Vi ricordate quando sul sacchetto di ogni singolo assorbente erano riportate frasi che, secondo loro, dovevano spingere il mondo verso il cambiamento e, contestualmente, noi a comprare il prodotto? Erano frasi che parlavano di quanto era bello poter mandare a cagare la gente e usare il ciclo come scusa.
Come scusa.
Ancora rabbrividisco.
Fatele scrivere alla prima stagista che trovate BASTA CHE SIA QUALCUNA CHE SAPPIA EFFETTIVAMENTE COSA È IL CICLO MESTRUALE.
Queste sono comunque frasi prese da luoghi comuni che pericolosamente radicano ancora di più il sessismo (e quindi il patriarcato) nella mente delle giovani donne.
Perché parlare ancora di contrapposizione tra uomini e donne, donne oneste e donne disoneste (?), donne magre e donne paffute, ancora a scatenare questa guerra tra povere mentre ci affanniamo, nella loro idea, ad accaparrarci l’assorbente che parla di libertà.
Ma andate a cagare.
Se lo scopo è davvero quello di svegliare le donne, di arrivare dove a volte l’istruzione non arriva, l’assorbente è un ottimo veicolo trasversale. Non perché in quei giorni siamo più fragili e aperte a qualsiasi influenza. Ognuna vive le mestruazioni in modo diverso durante le diverse stagioni. Il ciclo si adatta alla vita e viceversa (si spera!).
Mi chiedo quindi: se lo scopo è dare una botta al patriarcato, forse queste frasi le dovreste scrivere sui prodotti per la barba, anche.
Sulle confezioni di assorbenti vorrei vedere numeri di telefono da chiamare in caso di bisogno, indirizzi di centri contro i maltrattamenti e consultori, citazioni ok ma che siano universali, e non beceri detti popolari su cui la gente ancora si arrocca quando vede avvicinarsi il vento del cambiamento, frasi da usare per “rispondere” ai maschi della famiglia mentre si sparecchia, prima di andare a lavare i piatti.
Parlate di donne e uomini che hanno fatto del bene alla lotta delle donne per il loro diritti, parlate di inclusione, di mondo LGBT+, date informazioni sull’uso dei contraccettivi, stampate qr code che colleghino a video tutorial su come si mette l’assorbente. Non tutte hanno mamme, zie e sorelle maggiori disposte a spiegarlo, ancora capita che il sangue mestruale sia un tabù in certe famiglie, sebbene sia molto più antico della morale.
Spiegate che non tutte le persone col ciclo sono donne.
Allora sì che comprerei il prodotto e lo consiglierei alle altre.
Mostrateci le vostre ricercatrici che studiano un modo per rendere gli assorbenti riciclabili al 100% o riutilizzabili senza che ci si debba mettere un pannolone di stoffa che scappa da tutte le parti. FATE FARE QUESTE COSE A CHI LI USA DAVVERO!
Volete che io mi senta POWERFUL con il vostro prodotto in mano? Bene, non fatelo sembrare, allora, una mera concessione degli uomini, un esercizio di tolleranza del quale dovremmo esservi grate.
Parlate di fivet e di madri surrogate, di adozioni, per chi ogni mese, con la morte nel cuore, si trova di fronte al vostro prodotto nei supermercati, credendosi sbagliata e desiderando di non vedervi più per almeno nove mesi.
Fate campagne per rendere gli assorbenti gratuiti, forniti dal ministero nelle scuole, come per le mascherine, puntate alle commesse statali. Cambiate veramente il mondo!
Fatelo voi, che noi siamo impegnate a mandare avanti questo mondo per com’è mentre mangiamo più cioccolata del dovuto.
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