90. Sempre azzurra non può essere l’età 

(Attenzione, linguaggio scurrile)

Un giorno ti svegli e hai un cazzo nel culo. Cerchi di sbrogliartela e alla fine, in qualche modo, lo caghi.

Ma poi la vita adulta si complica, senza preavviso. Hai voglia a spiegargli che non deve presentarsi così, senza autorizzazione, che ci sono altre strade da percorrere prima di infilarsi, ma il cazzo non ascolta, sta lì e chiama gli amici. I cazzi nel culo diventano due, tre, otto, dodici, tanto che non ricordi più com’era vivere libera e stappata.

Le tue giornate diventano una battaglia ostinata, devi lottare per ogni piccola conquista, ma il cazzo non capisce e, anche se riesci a cacciarlo fuori, il cazzo torna, come i gatti.

Ti abitui talmente ad avere cazzi nel culo che impari a vivere con il fastidio, ti dici che ti aiutano ad apprezzare i bei momenti felici, ma i bei momenti felici, senza cazzi, non li ricordi più.

Eppure ancora sorridi, ogni tanto, ma a denti stretti.

Non si sa mai.



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About Me

Siciliana, scrittrice e creatrice di storie. Nella sua vita è stata (in ordine sparso): copywriter, social media manager, project manager, collaboratrice scolastica, fotografa, artigiana, brand manager, web editor, content creator, insegnante. Attualmente collabora con Shining Bees, dove si occupa di raccontare storie e fornire idee.

Sogna un mondo in cui le persone amino i lunedì, settembre e le verdure al vapore. Gattara, ama leggere, fare l’uncinetto e camminare. Odia le etichette, i posti affollati e scrivere biografie. Citazione preferita: “Delle proprie opere non bisognerebbe dir nulla. Lasciar parlare esse, e basta.” Italo Calvino, presentazione per I racconti.