39. Ingiustizia sociale

Non si può fare.

Come

Cattolico e atea.

Bontà, estrema bontà,  e nessuno scrupolo,

credimi.

Ritrovata cattiveria nel desiderarti ai miei piedi. 

Piedistalli che, inevitabilmente, creano  distanze.

Purezza e sessualità.

Non si può fare.

Calcio e pugno alzato.

Arpeggio studiato e accordo improvvisato.

Un saluto cortese e una parolaccia.

Sorriso e bestemmia.

Credere ancora negli uomini e nei sentimenti,  cercare il modo di distruggerli.

Dieta e pasta ca sassa.

Tu forza di volontà, io forza fisica.

Tu manovre caute, prima, seconda, metano. Io camionista a benzina.

Contenersi ed esplodere.

Dolcezza e amaro in bocca.

Lavoro e ferie.

Porto sicuro e zattera.

Mare in tempesta.

Borghesia e proletariato.

Nordisti e sudisti.

Pacifismo e guerriglia urbana.

Palermo e Catania.

Inconciliabili e giusti come il vento e una finestra chiusa.



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About Me

Siciliana, scrittrice e creatrice di storie. Nella sua vita è stata (in ordine sparso): copywriter, social media manager, project manager, collaboratrice scolastica, fotografa, artigiana, brand manager, web editor, content creator, insegnante. Attualmente collabora con Shining Bees, dove si occupa di raccontare storie e fornire idee.

Sogna un mondo in cui le persone amino i lunedì, settembre e le verdure al vapore. Gattara, ama leggere, fare l’uncinetto e camminare. Odia le etichette, i posti affollati e scrivere biografie. Citazione preferita: “Delle proprie opere non bisognerebbe dir nulla. Lasciar parlare esse, e basta.” Italo Calvino, presentazione per I racconti.