– Non vedi che ho bisogno di te? Aiutami!
– Perché dovrei? – disse la città.
– Allora mi ascolti! Aiutami! Solo tu puoi.
– Non lo farò. Tra poco te ne andrai e a me non resterà nulla. Cosa hai fatto tu per me in questi anni? Io esisto da molto prima di te. È alquanto presuntuoso da parte tua pensare di poter cambiare tutto questo!
– Ma io sono solo una ragazza persa nella nebbia. Potresti fare qualcosa almeno per la nebbia?
– No.
– Sei un’ingrata!
– No, mia cara, tu lo sei. Ti ho insegnato tutto quello che ho potuto nel poco tempo che mi hai dato. A vedere la luna attraverso le nuvole. A cercare l’arcobaleno dopo la pioggia. L’importanza del grigio. L’inconsistenza dell’azzurro. Ma capirai tutto solo quando te ne sarai andata. È questo il segreto. Ora posso svelarlo.
– Che senso ha avuto allora il mio tempo qui?
– Lo capirai, – disse la città – lo capirai presto.
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